Acne: alimentazione, stress e falsi miti. L’acne è una patologia infiammatoria della pelle caratterizzata dalla presenza di comedoni, papule, pustole e, nei casi più gravi, cisti. Solitamente l’acne si manifesta più frequentemente nella popolazione adolescenziale a causa dei mutamenti ormonali che la crescita comporta, ma sempre più spesso nei miei ambulatori e durante le visite mi capita di imbattermi in persone ormai adulte che soffrono di acne (me compresa!).
Dal punto di vista medico e biologico l’acne deriva da un’ipercheratinizzazione della pelle con conseguente occlusione dei pori, da un’iperattività della ghiandola sebacea e dalla presenza di batteri cutanei pro infiammatori.
Sicuramente alla base dall’acne ci sono fattori genetici ed ereditari che non possiamo tralasciare e che sono ovvi ma ad accendere questa predisposizione entrano in gioco fattori ormonali, infiammatori, infettivi, psicologici ed alimentari.
Non essendo un dermatologo, non starò qua a parlarvi di tutti i trattamenti farmacologici e topici che possono essere utilizzati per il trattamento dell’acne, né starò ad esprimermi sull’utilizzo di pillole e simil estro-progestinici che riguardano il ginecologo.
Ci tengo quindi a soffermarmi sulla sfera che mi riguarda e cioè quella alimentare e nutrizionale.
Essendo una patologia infiammatoria, l’acne, viene peggiorata ed enfatizzata da tutti quegli alimenti pro infiammatori o che indirettamente promuovono l’infiammazione: Solanaceae (pomodori, patate, melanzane), cibi che contengono o liberano istamina (cuticola della frutta secca, tonno, sgombro), cibi raffinati e ricchi in zuccheri semplici che, innalzando la glicemia vanno ad aumentare l’insulina, ormone che gioca un ruolo primario nello sviluppo dell’acne.
Ciò che dovremmo assumere quotidianamente sono quindi cibi antiossidanti, antinfiammatori e sani: verdure a foglia verde, cereali in chicco, alimenti fermentati come il kefir, carni biologiche, pesci pescati e uova da galline ruspanti, grassi buoni come l’olio extra vergine di oliva, l’avocado, il ghi e tutti gli alimenti contenti Omega 3.
Ovviamente non sta tutto qua il segreto, le cose a cui porre attenzione sono tante e specifiche ed è per questo che dovete sempre affidarvi a nutrizionisti esperti se la vostra acne non dà segni di miglioramento con trattamenti farmacologici e quant’altro.
Anche lo stress fa la sua parte nell’insorgenza dell’acne. Il cortisolo infatti (detto “ormone dello stress”) favorisce l’insulino resistenza, l’innalzamento della glicemia e la produzione di fattori pro infiammatori e di radicali liberi che espongono la pelle ad una maggiore vulnerabilità e quindi alla comparsa di imperfezioni. Il cortisolo è un ormone che segue il rimo sonno-veglia, per cui è fondamentale avere un buon sonno ristoratore, dormire in ore adeguate e non esporsi eccessivamente alle lucine blu di cui oggi tutti abusiamo per gli smartphone.
Ultima ma non ultima: l’acqua! una pelle non idratata sarà più soggetta ad infiammazione e all’iper produzione di sebo per rispondere alla poca idratazione; quindi oltre alla crema idratante o ai vari trattamenti topici è fondamentale bere acqua a sufficienza.
“Il cioccolato ti fa uscire i brufoli” e il sole li fa guarire, con l’acne non ci si trucca, la pelle deve essere detersa continuamente e non va idratata troppo.. questi sono solo alcuni dei falsi miti che girano da decenni ma nessuno di loro ha fondamenti e verità!!!
Ci sarebbe tanto altro ancora da dire sull’acne ma la condizione particolarmente delicata e personale mi fa decidere di fermarmi qua con le informazioni e vi consiglia fortemente di affrontare questa patologia con esperti del settore, quali il nutrizionista, il ginecologo, il dermatologo e le skin/face therapists. Vogliate bene alla vostra pelle e a voi stessi, perché anche la psicologia c’entra molto. Ma questa è un’altra storia.
Dott.ssa Veronica Berni